Un Consiglio per voi: il recap di maggio

Copia di Durban

 

Travolgente, impetuoso, straripante. Un mese pieno di energia ed entusiasmo che ci ha visti impegnati su più fronti e che, arrivati quasi a metà anno, ci ha iniziato a togliere delle grandi soddisfazioni. Dopo un aprile pieno di festività, ricorrenze, vacanze e altre interruzioni, maggio è stato un mese di lavoro a pieno regime. Ogni settimana ha offerto nuove occasioni per incontrarsi e scoprire qualcosa di nuovo insieme.

Partiamo dalla Capitale, dove insieme all’Anti-Defamation League abbiamo aperto le porte della Moishe House per la prima tappa italiana del progetto “Words to Action”. Un training interattivo per acquisire abilità, conoscenza e capacità per rispondere a episodi di antisemitismo. A condurre l’attività, la trainer Martina Levi, diventata tale lo scorso novembre grazie al progetto targato ADL-EUJS “Train The Trainers” a Berlino. L’evento è stato l’ennesimo spazio di collaborazione tra Moishe House e UGEI, un ponte nuovo di zecca che auspichiamo si solidifichi ancora di più sia a Roma che a Milano.

Da una capitale all’altra: pochi giorni dopo, una piccola delegazione italiana formata dal livornese Massimo Bedarida e dalla romana Vittoria Bublil, è partita per prendere parte allo Yad Vashem Seminar organizzato da EUJS a Gerusalemme. Combinando tour, workshop, dibattiti e riflessioni, il seminario mirava a fornire una formazione completa sulle nuove sfide della didattica della Shoah nel ventunesimo secolo. Un’esperienza di full-immersion, all’interno della meravigliosa cornice primaverile israeliana, che come ogni anno sensibilizza e approfondisce tematiche di fondamentale importanza per la società europea.

Tornati in Italia, ma ancora desiderosi di confrontarci con l’estero, abbiamo accolto alla Sinagoga Centrale di Milano una folta delegazione di studenti polacchi e danesi nell’ambito del progetto universitario ForU+. Il programma consiste in una collaborazione tra l’Università Statale di Milano e le università di Varsavia e Copenaghen, volta ad approfondire la conoscenza della cultura ebraica nelle tre città. Con l’aiuto di Joseph Jona Falco, abbiamo offerto ai partecipanti (per la stragrande maggioranza non ebrei) un’opportunità unica per scoprire l’ebraismo italiano e le istituzioni che lo rappresentano.

Rimanendo nel contesto universitario, presso l’Università “La Sapienza” si è tenuto il terzo appuntamento del vasto progetto “Memoria a più voci”. I seminari, diretti dal Chief Policy Officer Simone Santoro, hanno coinvolto oltre 100 partecipanti per incontro, raggiungendo un pubblico vasto ed eterogeneo. Nell’ottica di aumentare la presenza UGEI negli atenei universitari, “Memoria a più voci” è un passo fondamentale, che afferma e solidifica il ruolo rappresentativo dell’Unione con i nostri partner accademici e ministeriali.

Due settimane molto concitate, che solamente a raccontarle comincio a sudare. Ma non sono ancora finite, perché domenica 15 siamo stati ospiti del Centro Bibliografico “Tullia Zevi” a Roma per un’interessante giornata di volontariato. Assieme alla Direttrice Esecutiva Keren Perugia, abbiamo avuto l’esclusiva occasione di aiutare alla catalogazione e alla conservazione dei preziosi documenti custoditi nel Centro. Rovistando tra gli archivi inoltre, abbiamo ritrovato delle edizioni cartacee “vintage” del nostro giornale HaTikwa oltre che a pannelli e altri materiali legati alla storica FGEI. Un momento emozionante e significativo per riscoprire le radici della nostra associazione.

Dopo un tuffo nel passato, abbiamo messo un importante tassello nel nostro futuro: il primo grande shabbaton dell’anno, “Back to the Sun”. L’evento ha contato circa 100 giovani da tutta Italia in uno splendido resort sulla costa toscana. Da Venezia a Genova, da Milano a Roma, dalle piccole alle grandi comunità, dagli italiani agli israeliani, lo shabbaton ha raggiunto un bacino d’utenti molto eterogeneo, ritrovando vecchie amicizie e accogliendo nuove conoscenze. Nell’economia del mandato, “Back to the Sun” è stato una pietra miliare per molteplici fattori. Lo shabbaton, infatti, è il secondo brandizzato REWiBE, ma il primo con cui il nuovo Team REWiBE ha potuto misurarsi. Per questo motivo, colgo l’occasione per ringraziare tutti i nuovi collaboratori di questa nuova dinamica squadra, Daphne Zelnick, Massimo Bedarida, Daniel Levy, Jael Spizzichino, Claudia Tagliacozzo, Tal Schreiber, guidati dalla rodata esperienza del Direttore Benedetta Di Capua e assistiti dalla Direttrice Esecutiva. Nel complesso, tra tornei sportivi, tefillot emozionanti, momenti di relax in piscina, workshop vivaci e la grande festa del sabato sera, è stato un evento divertente e memorabile. Soprattutto con ancora ampio spazio di maturazione e miglioramento in vista dei prossimi eventi, specialmente del campeggio invernale!

Continuando il nostro cammino, nell’arco del mese abbiamo anche preso parte a una stimolante iniziativa lanciata da UNAR e Università Cattolica di Milano: il progetto “Reason”. Facendo seguito alla fruttuosa collaborazione con la Coordinatrice Nazionale per la lotta all’antisemitismo Milena Santerini, co-responsabile del progetto, l’UGEI è stata scelta come partner per la definizione della prossima campagna nazionale di lotta all’antisemitismo online. In particolare, il ruolo dei partecipanti sarà quello di fornire input basati sulla propria esperienza da utenti agli esperti di comunicazione del Ministero, affinché questi possano sviluppare la tattica più adatta al contesto vissuto dalle nuove generazioni.

Per finire, torniamo dove abbiamo iniziato, ancora una volta a Roma per due iniziative a completamento di questo mese pieno di emozioni. Prima, la tavola rotonda presso la Fondazione Museo della Shoah, dove la nostra Daphne Zelnick è intervenuta alla presentazione delle linee guida e raccomandazioni per memoriali e musei per affrontare la distorsione della Shoah sui social media. Poi, la gara di cucina tra famiglie ucraine al Pitigliani e il successivo dibattito “Accettare la Torà: costrizione o libertà?” tra il Direttore Responsabile di HaTikwa Luca Clementi e Rav Roberto Della Rocca. Entrambe le iniziative, seppur trattando aspetti diversi della vita ebraica, hanno provato a dare risposta ad interrogativi sempre attuali, inviando un messaggio di saggezza alla luce delle nuove sfide post-pandemiche.

Nove iniziative, un grande shabbaton e tante altre opportunità in cantiere per voi. Maggio è stato probabilmente il mese più intenso del mandato, una baraonda di progettualità che ci hanno tenuto svegli giorno e notte, ma che soprattutto ci hanno tolto davvero tante soddisfazioni. Aggregare centinaia di giovani, ricevere riconoscimenti importanti dalle istituzioni statali e mantenere attiva la nostra presenza a livello internazionale sono degli obiettivi meravigliosi che richiedono grandissima professionalità e determinazione. Riuscire a raggiungerli è una fonte di motivazione formidabile, che ci regala ulteriore passione e dedizione per continuare nella nostra missione.


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L’Unione Giovani Ebrei d’Italia coordina ed unisce le associazioni giovanili ebraiche ed i giovani ebrei che ad essa aderiscono.


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