Sami e Selma Modiano, sessantasei anni di matrimonio – Gli auguri dell’ebraismo italiano

«A Sami e Selma, nel giorno speciale che li ha visti unirsi sessantasei anni fa, l’affettuoso abbraccio di tutta l’Unione delle Comunità ebraiche in Italia. La vostra unione e il sostegno reciproco sono luce ed esempio che danno forza e fiducia alle nostre comunità. Grazie per la forza di vivere che ci trasmettete e per il coraggio di affrontare, ogni giorno, le numerose fatiche.Ogni sguardo e parola che raggiunge un giovane ragazzo e ragazza può diventare domani di ispirazione del bene. Mazal Tov!». Queste le parole che la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, ha dedicato ai coniugi Sami e Selma Modiano in occasione del loro sessantaseiesimo anniversario di matrimonio. Un lungo cammino tracciato assieme mano nella mano, iniziato il 10 gennaio 1958 con la cerimonia nel Congo Belga, pochi anni dopo la tragedia della Shoah che strappò via la famiglia di Sami. Quella famiglia che oggi rinnova con sua moglie, avvolti dal calore di tutto l’ebraismo italiano che ha voluto dedicargli messaggi di affetto e di auguri.
«Con gratitudine, desidero esprimere i miei più sinceri auguri per il 66º anniversario di matrimonio di Selma e Sami Modiano, colonne e memorie storiche della nostra Comunità. La loro unione, nonostante le prove e le sofferenze inenarrabili della Shoah, rappresenta un simbolo di speranza, resilienza e puro amore – ha detto il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun – Oggi festeggiamo non solo la loro unione, ma anche il loro instancabile impegno di testimoni della memoria. Le loro parole rappresentano un dono inestimabile per noi tutti e per le generazioni future. Auguri a questa coppia straordinaria. A nome di tutta la comunità, Mazal tov Sami e Selma!»
Quello fra la Comunità ebraica di Roma e i coniugi Modiano è un rapporto profondo, fatto di stima, rispetto e tanto amore. Un sentimento familiare inconsumabile. L’impegno di Sami nel raccontare il dramma della Shoah è un dono prezioso e un privilegio che ogni giorno le giovani generazioni accolgono con rispetto e gratitudine. Il cuore e le ferite che riapre per raccontare ai posteri la propria storia sono per tutti un monito e un imperativo morale affinchè, davvero, non accada “mai più”.
«Buon anniversario a due persone che non riesco ad immaginare separate. Sami e Selma mi hanno, da sempre, fatto capire il valore assoluto dell’amore. Mazal Tov a voi, sempre così innamorati e uniti. Vi voglio bene» ha aggiunto Daniele Regard, Assessore alla Memoria CER.
Ci sono amicizie profonde, fraterne, che Sami e Selma Modiano hanno stretto col tempo. Fra queste, quella con la dottoressa Elvira Di Cave, che nel 2015, assieme a Daniel Di Porto, ha organizzato loro una sorpresa indimenticabile.
“In segreto, organizzammo una festa per l’anniversario di nozze. Con una scusa, chiedemmo loro di vestirsi eleganti per la visita un grande ministro israeliano che voleva incontrarli, perché aveva sentito parlare della storia di Sami. Mandammo qualcuno a prenderli per portarli davanti al Tempio Maggiore di Roma, che era pieno di persone e soprattutto dei ragazzi delle scuole, che lui ama. È stato incredibile, l’emozione lo ha sovrastato, non ha più capito nulla. Poi li abbiamo portati a pranzo dentro la Scuola ebraica, assieme ai ragazzi e al suo amico fraterno Piero Terracina, che gli ha regalato un quadro: un filo spinato dietro e la mano di Piero che stringe quella di Sami. Spero che questo ricordo sia di buon auspicio per ancora tanti anni assieme. Mazal Tov!”.
Sami e Selma sono due colonne delle nostre comunità. Un faro di saggezza, di amore, di benevolenza, che irradiano con i loro sorrisi sempre presenti. Sorrisi che auguriamo loro di poter continuare a lungo, molti anni ancora assieme. E con tutti noi, che abbiamo tanto bisogno di loro.
