“I volti dell’odio antiebraico. Lo spartiacque del 7 ottobre”. Primo evento organizzato dal giornale di HaTikwa

di Dario Saralvo
Lo scorso 1 aprile, presso il Centro Ebraico Il Pitigliani, si è tenuto l’evento “I volti dell’odio antiebraico. Lo spartiacque del 7 ottobre”. Un dibattito fra il generale Pasquale Angelosanto, Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo, e Nathania Zevi, giornalista Rai, moderato dal direttore di HaTikwa, David Di Segni.
La serata è stata introdotta da una mostra sulla storia del giornale, basata sull’esposizione di alcuni articoli, risalenti dalla metà del secolo scorso fino ad arrivare ai giorni d’oggi, presi dalla Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi”. I vari ospiti si sono poi accomodati nella sala per partecipare al dibattito, che ha fatto focus sull’analisi dell’odio antisemita, un fenomeno inquietante dai risvolti preoccupanti. Come da consuetudine di questa direzione, i grandi progetti vengono dedicati a qualcuno. Perciò, il direttore Di Segni “a nome di tutta la redazione” ha dedicato la serata “a una vittima italiana dell’antisemitismo, uccisa nel 1982 da un commando terroristico palestinese, Stefano Gaj Taché”, e lo ha fatto con le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno del suo insediamento al Quirinale.
L’evento ha poi preso inizio e il Generale Angelosanto ha fornito una visione strategica della lotta di questo fenomeno, connotato da risvolti politici e religiosi, evidenziando così la sua peculiarità multidimensionale. Infatti, la lotta si muove sia sul piano della prevenzione in rete, dove trovano terreno fertile soprattutto i giovani, sia su quello rivolto all’interno delle università, dove numerosi studenti ebrei – dal 7 ottobre a oggi – hanno percepito una privazione del loro diritto al libero studio. Una situazione che, in alcuni casi limite, ha portato giovani studenti a scegliere di proseguire il loro percorso di studi all’estero o in altra sede. Al riguardo, è stato poi proiettato un video-report realizzato dalla redazione – diretto da Luca Clementi con la collaborazione della Caporedattrice Michal Colafranceschi, i redattori Gabriel Venezia, Ruben Di Veroli e Dario Saralvo – sulla situazione a rischio negli atenei e nelle scuole italiane.
La giornalista Nathania Zevi ha invece proposto al pubblico un’analisi del fenomeno di tipo sociologico, partendo dal suo ultimo libro “Il nemico ideale”, sottolineando anche come l’antisemitismo non sia mai stato davvero superato e di come questo possa rimanere latente per poi esplodere all’improvviso in maniera violenta e devastante. Il diverso approccio proposto ha permesso di avere una visione allargata degli eventi che si stanno attraversando con sentimenti contrastanti che vanno dall’incredulità all’apprensione.
L’evento si è concluso con la consegna di due targhe agli ospiti come riconoscimento per il loro impegno nella lotta all’odio antiebraico. L’importanza di tali incontri è evidenziata dalla necessità di una comprensione dei fenomeni legati all’antisemitismo, sulla provenienza e matrice ideologica, così da mettere in campo le migliori strategie per mantenere attiva e propositiva la presenza di un’identità ebraica all’interno della società.

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