Ognuno accanto alla sua notte: il nuovo romanzo di Lia Levi

di Michelle Zarfati
Esistono scrittori in grado di raccontare la storia con estrema delicatezza. Lia Levi è una di queste, e il suo ultimo romanzo Ognuno accanto alla sua notte, pubblicato dalle Edizioni E/O, ne è la prova lampante. Un altro tassello che va ad aggiungersi alla sua produzione letteraria, che da anni ormai fa divulgazione storica, soprattutto tra i ragazzi, attraverso una scrittura profondamente evocativa, capace di insegnare le atrocità che hanno segnato gli ebrei durante il secondo conflitto mondiale con estremo candore.
Storie di vita e schegge di ricordi che si intrecciano involontariamente, dipingendo un affresco vivido di quello che il 16 Ottobre ha rappresentato per la storia degli ebrei di Roma. Un sabato nero, di paura, confusione e incertezza. Un giorno indimenticabile vissuto attraverso gli occhi dei personaggi e di tutti gli affetti che gravitano intorno a loro, e che lo faranno anche in futuro portandosi per sempre sulle spalle il fardello del passato della propria famiglia. Legati da un solo destino, segnati per sempre dall’inchiostro della storia.
Un romanzo profondamente didascalico, che si rivolge prevalentemente ad un giovane pubblico che cerca di imparare e comprendere cosa è accaduto agli ebrei in quegli anni complicati. Un romanzo capace di raccontare le vicende delle leggi razziali e delle deportazioni attraverso la lente della storia dei singoli personaggi. Un lungo flashback che porta i personaggi indietro nel tempo alle storie che hanno segnato in maniera indelebile le loro storie famigliari, condizionando per sempre le loro visioni del mondo circostante. Come se i personaggi, voltandosi indietro, vedessero di essere fatti delle esperienze, dolorose e meno, che hanno segnato i loro predecessori.
Sono storie di rimpianti, di paure, di rimorsi. Storie che ognuno cela gelosamente dentro sé, e che affiorano pagina dopo pagina. Storie che ci fanno riflettere su quanto la memoria possa diventare una responsabilità doverosa per le generazioni successive, che proprio attraverso la scrittura si misurano, imparando a comprendere quanto accaduto in quegli anni indimenticabili. Un romanzo storico analiticamente preciso, sugli eventi accaduti durante gli anni dell’occupazione di Roma, e che si concentra nel raccontare attraverso dei legami che si creano, in maniera apparentemente casuale, le diverse reazioni degli ebrei di Roma all’escalation nazista: dalla vessazione delle leggi razziali, all’inganno della raccolta dell’oro del 1943, per giungere infine all’inattesa deportazione del 16 Ottobre. Lo Shabbat Shacor, il sabato nero, che segnerà per sempre la storia di una delle comunità più antiche della diaspora.
Un libro che permette al lettore di comprendere dettagli sulla storia degli ebrei romani nel contesto dell’occupazione nazista, e al contempo di immedesimarsi nei vissuti dei personaggi, attraverso le loro storie e soprattutto le loro emozioni e sensazioni. Una scrittura poetica e dolce, che narra la storia senza mai ferire. I romanzi di Lia Levi si confermano come estremamente didascalici, e adatti soprattutto a chi desidera apprendere vicende storiche, soprattutto degli anni dell’infamia delle leggi razziali italiane e, nel caso di Roma, della successiva deportazione. Un romanzo può insegnare tanto alle nuove generazioni; può trasmettere attraverso le parole l’importanza che, oggi più che mai, la trasmissione della memoria rappresenta per i giovani, ebrei e non.

L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) è un’organizzazione ebraica italiana. Essa rappresenta tutti gli ebrei italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’organo ufficiale di stampa UGEI è HaTikwa: un giornale aperto al confronto di idee.