La Parashà della settimana: Vaishlach

di Jonathan Di Veroli
Il brano della Torah che leggeremo questa settimana continua a raccontare la questione dei fratelli Yacov ed Esav.
In apertura della Parashà, si legge che Yacov mandò innanzi a sé dei messi ad Esav, al paese di Seìr, campo di Edòm, comandando di dirgli per suo conto: ”Ho soggiornato presso Lavàn, e mi trattenni sino ad ora.”
Rashi commenta le parole “ho soggiornato” come se Yacov volesse dire che in quel periodo da Labano non è diventato né ricco, né una persona importante, perciò chiede al fratello di non odiarlo per la Benedizione presa al suo posto poiché quelle parole non si sono avverate.
Un’altra interpretazione a queste parole è che ”גרתי- ho soggiornato” ha il valore numerico pari a 613, come i precetti della Torah, per alludere al fatto che sia comunque riuscito ad osservare le Mitzvot, non avendo imparato nulla dalle malvagità di Labano.
Tutto questo ci serve a riflettere sui nostri comportamenti. Spesso ci giustifichiamo dicendo che non osserviamo alcune Mitzvot perché l’ambiente che ci circonda ce lo impedisce, ma se vogliamo veramente, possiamo osservarle ovunque!
Shabbat Shalom!

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