La Parashà della settimana: Pinchas

Pinchas viene ricompensato dal Signore per aver ucciso l’uomo che si era unito con la midianita davanti a tutto il popolo. D-o comanda a Moshe di dichiarare guerra ai Midianiti e distruggerli.
Vengono contati, sotto ordine di H., tutti gli uomini del popolo dai vent’anni in su, divisi per tribù. Il totale dei censiti era di 601.430 individui. La Terra d’Israele viene suddivisa in base ad un sorteggio fra le diverse tribù, in proporzione alla numerosità dei componenti delle tribù stesse.
Vengono contati i leviti che, non dovendo ereditare la terra come il resto del popolo, non erano stati inclusi nel primo conteggio.
Le figlie di Tzelofkhad reclamano a Moshè il diritto ad ereditare anch’esse una parte di terra, nonostante il padre non avesse avuto figli maschi. In risposta a questa richiesta il Signore insegna a Moshè tutte le norme riguardanti la successione. Infatti, se un uomo muore senza figli maschi l’eredità spetta alle figlie femmine, se non ha figlie femmine ai fratelli, se non ha fratelli al padre, e così via.
A Moshè viene mostrata da D-o la Terra d’Israele, ricordandogli però che dopo aver condotto il popolo al suo ingresso, lui non vi potrà entrare a causa della sua “disubbidienza”. Moshe chiede così di avere per successore una guida valida, e H. gli comanda di istruire Yehoshua bin Nun a questo ruolo.
La Parasha di Pinchas si chiude con un elenco dettagliato dei vari sacrifici comandati dal Signore: quelli quotidiani, quelli di Shabbat, di Rosh Hodesh, ma anche quelli per Pesach, Shavuot, Rosh-Hashana, Kippur, per ogni giorno di Succot e per Shemini Hatzeret.

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