Intervista a Nicolò Baudo: “Non siamo solo il futuro del Paese, ma anche il presente.”

interv

di Gavriel Hannuna

 

C’è un po’ di Ebraismo italiano alle Comunali di Roma 2021: si tratta, ovviamente, di Nicolò Baudo, studente di “Scienze Politiche” alla Luiss. La sua lista? La Giovane Roma: la più giovane mai presentata, la prima ad opporsi ad un Raggi bis. Il gruppo è composto principalmente da under 25 ed è capitanato da Federico Lobuono (20), candidato Sindaco.

Nicolò, una domanda per riscaldarci: perché sei entrato in politica? E perché con “La Giovane Roma”?

Devo dire che ho sempre avuto un interesse per la politica, italiana e internazionale. Ho spesso sentito che ci fosse un’esigenza da parte dei giovani di contribuire alla società, del resto ci mettono sempre in ballo come “il futuro del paese”; perciò, quando mi hanno proposto di entrare in una lista di giovani, ho colto la palla al balzo. Sin dall’inizio, quando ho conosciuto i responsabili del reparto economico e dell’ufficio stampa, ho subito capito che si tratta di gente preparata, con tanta voglia di fare. Mi hanno convinto immediatamente.

Perché iniziare proprio dalle comunali? Non sarete troppo ambiziosi?

Sappiamo che il progetto è ambizioso, ma comunque giochiamo per vincere. Perché le comunali? Innanzitutto è un trampolino di lancio per il nostro gruppo. Si, serve esperienza e competenza, ci hanno criticato in molti al riguardo. Noi comunque il programma già lo abbiamo (ancora nessun candidato lo ha) e stiamo continuando a lavorarci, affiancati da consulenti esperti. Se arrivassimo in Consiglio Comunale sarebbe un bel traguardo, oltre che coronamento degli sforzi che stiamo facendo per provare che siamo all’altezza.

Entriamo più nello specifico. Ho visto il vostro programma di 10 punti, però sappiamo che in democrazia si promette 100 e si fa 10. Quindi quali sono i vostri 2/3 punti cardine, “intoccabili” ?

Non abbiamo la presunzione di arrivare a cambiare tutto, sappiamo quanto sia complicato. Del resto Roma è una delle città più difficili da governare, se non la più difficile. Abbiamo in mente un programma partecipativo, che coinvolge cittadini ed esperti nei settori che cercheremo di riformare. Se dovessi dire i 2/3 punti che mi stanno più a cuore direi:

1)Sicurezza, trasparenza e legalità.
Roma è capitale del narcotraffico italiano, e l’influenza della Mafia sulla nostra città è enorme. Non lo accettiamo, non faremo finta che il problema non esista, e non lo lasceremo sul fondo della lista.

2)Emergenza rifiuti.
Roma è diventata una discarica a cielo aperto, inaccettabile che i cittadini debbano vivere in tali condizioni. Soprattutto quando paghiamo una tassa sui rifiuti tra le più alte d’Italia.

3)Mobilità.
Autobus in fiamme, tempi infiniti di attesa e altri problemi sui quali ci concentreremo.

Come giudicate la Raggi?

Un lato positivo del suo mandato è l’attenzione alla sicurezza e la lotta alla criminalità organizzata. Per il resto siamo delusi: vari servizi al collasso, dal verde ai trasporti. La Sindaca aveva un compito molto difficile, adesso è compito nostro rimediare ai suoi errori e riportare Roma in condizioni migliori. Il M5S doveva portare il “vento del cambiamento”, ma è chiaro che abbia fallito.

Riguardo alla battaglia della Sindaca Raggi alla criminalità organizzata, non posso che ricordarti Mafia Capitale e lo scandalo di Raffaele Marra. Pensi comunque che abbia fatto un buon lavoro?

Sappiamo che la Mafia è ormai radicata nel nostro paese. Non è facile per nessuno combatterla. Pensiamo comunque che la Raggi abbia fatto tanto su questo tema.

Nel caso non vinceste, ma otteneste comunque dei seggi in Giunta, quali sono le idee “next gen” che portereste avanti per Roma?

Arrivare in Consiglio sarebbe sicuramente un grande traguardo. Essendo giovani, possiamo contribuire a temi importanti, che viviamo ogni giorno: università, movida, mezzi di trasporto. In particolare cercheremo di portare l’innovazione a Roma con il modello “Smart City”, già presente a Milano.

Come hai ricordato precedentemente, molti non hanno fiducia in voi perché siete giovani senza esperienza. Come rispondete?

Nel gruppo ci sono studenti, neolaureati, e gente che già lavora. Come ho detto precedentemente, la Giovane Roma ha già richiesto consulenze per mettere in pratica le idee presentate nel programma, e continueremo a chiedere aiuto ai nostri esperti quando ne avremo bisogno. Le idee però sono le nostre, e non c’è scritto da nessuna parte che bisogna avere 40/50/60 anni per avere un pensiero critico.
Infine una chiamata agli elettori: votate, perché Roma ha bisogno di un governo che capisca i suoi cittadini e che si prenda cura di loro. Votare è il primo passo per essere sicuri che questo accada. Perché la Giovane Roma? Credo che le persone abbiano bisogno di novità, e noi le offriamo. Siamo persone serie e con tanta voglia di fare. Spero che i cittadini romani ci votino per avere la possibilità di portare le nostre proposte al Consiglio, dimostrando che non siamo solo “il futuro del Paese”, ma anche il presente.


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