Comunicato stampa sul caso George Floyd

COMUNICATO STAMPA

Il caso Floyd, campagna #Blacklivesmatter, recenti avvenimenti ed altre considerazioni.
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L’UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia si unisce al dolore della famiglia Floyd e del mondo intero per l’atroce morte di George, texano, 46 anni, afroamericano.

Riteniamo e rilanciamo con forza il messaggio secondo cui una battaglia ideologica non debba e non possa esaurirsi in un giorno o in una settimana, così come aborriamo e condanniamo ogni strumentalizzazione e speculazione, la violenza indiscriminata e le infiltrazioni di estremisti e suprematisti in molte delle manifestazioni che si sono svolte negli USA negli scorsi giorni.

Con questo documento il Consiglio UGEI si ripropone di invitare tutti ad approcciare le questioni delle violenze in divisa e del razzismo nella loro interezza e, soprattutto, nella complessità che le contraddistingue. La Storia insegna che non è mai cosa giusta fare di tutta l’erba un fascio, così come non lo è scadere nel mero giustificazionismo. Noi, in quanto ebrei, abbiamo provato innumerevoli volte entrambe queste mistificazioni sulla nostra stessa pelle, dunque non possiamo sottrarci ad essere portatori intransigenti di questo messaggio.

Il pregiudizio e l’odio razziale che troppo spesso colpisce la popolazione nera in America è una criticità che tutt’oggi esiste, negarlo è drammatico; si dice che il primo passo per risolvere un problema sia ammetterne l’esistenza. È altresì vero che, per combattere un cancro che da secoli affligge una società, risulti necessaria un’azione saggia, lungimirante e duratura, che poggi sull’educazione alla diversità e al reciproco rispetto. Siamo perfettamente consapevoli che affinché avvengano grandi cambiamenti strutturali servono grandi donne e uomini; ecco dunque che la formazione dei più piccoli all’insegna del buonsenso e dell’approfondimento si rivela la chiave per combattere questi odiosi fenomeni che ci addolorano ogni qualvolta accadono.

Il Consiglio UGEI, in virtù delle molte sfaccettature e della complessità che contraddistingue la mentalità che si cela dietro a questi episodi, invita tutti a discernere con buona dose di pensiero critico, con la consapevolezza che non tutti i poliziotti sono razzisti o violenti, che i soprusi vanno condannati sempre e comunque, chiunque sia la vittima, senza distinzioni di etnia, religione, posizioni politiche.

Ci auguriamo altresì che la leadership del movimento Black Lives Matter sia in grado di incanalare la voglia di cambiamento dimostrata da molti in un circolo virtuoso, isolando gli estremisti e trasformando l’entusiasmo e la rabbia in solide proposte.

In conclusione, vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra amarezza per gli episodi di antisemitismo verificatisi durante alcune manifestazioni. È un insulto alla causa stessa, non ci interessa soffermarci su chi effettivamente possano essere i responsabili; chiediamo una netta presa di distanze da parte del movimento di protesta.

L’UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia, piange George Floyd accanto ai suoi cari, assieme a tutte le altre vittime di soprusi e alle loro famiglie.

Il Consiglio UGEI


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