Capitan America e la propaganda contro il nazismo

Capitano

di Ruben Di Veroli

Quando si parla d’infanzia e di supereroi, il pensiero va subito ai fumetti della Marvel e, in particolare, all’iconico Steve Rogers, alias Capitan America. Ideato nel 1941 dagli scrittori ebrei Joel Simon e Jack Kirby, il fumetto si colloca nel periodo storico antecedente all’entrata in guerra degli USA, nel corso della dialettica fra interventisti e neutralisti. Lo scudo, i colori patriottici, i superpoteri, il difensore mascherato rappresentava l’America della libertà contro il male della Germania nazista. La sua figura era funzionale a rimarcare l’eccezionalismo americano e quindi l’essenza stessa degli Stati Uniti che, come Capitan America, erano il faro del mondo libero, il baluardo della democrazia, la difesa contro l’oscurantismo tedesco. Convincendo, così, i lettori ad accettare la necessità di intervenire nella guerra per sconfiggere il Reich di Hitler. Nel primo numero del fumetto viene ritratto il Capitano in azione, con il costume ispirato alla bandiera americana, mentre sferra un pugno a Hitler. Nello sfondo, soldati nazisti tentano di bloccarlo con armi da fuoco, che nulla possono contro il suo possente scudo.  Una scena dinamica che aveva lo scopo di trasmettere l’invincibilità americana e assumere, quindi, un valore propagandistico. Questo primo “volumetto” ha avuto delle vendite record, pari a un milione di copie. Il fumetto non era solo un semplice intrattenimento, ma un vero e proprio strumento di comunicazione. Attraverso le sue storie, Capitan America rafforzò il patriottismo e diffuse un messaggio chiaro: la democrazia e la libertà americana erano superiori alla dittatura nazista. Durante la guerra, il personaggio divenne un simbolo per i soldati e per il popolo, dimostrando che anche la cultura pop potesse essere usata per scopi politici. Al termine della guerra il personaggio perse popolarità, ma venne riportato alla ribalta negli anni ’60 dalla Marvel con nuovi adattamenti e nuove sfide. Se durante la guerra, infatti, il nemico era il nazismo, nel dopoguerra il protagonista dovette confrontarsi con le tensioni della Guerra Fredda e la corruzione. Questo lo rese più complesso, non più solo un simbolo patriottico, ma un eroe simbolo della giustizia e dell’etica. Con il successo dei film Marvel, Captain America è diventato una vera icona globale. Interpretato da Chris Evans nel Marvel Cinematic Universe, il personaggio ha conquistato nuove generazioni, mantenendo vivi i valori di coraggio, sacrificio e giustizia. Oggi non è solo un simbolo americano, ma un eroe riconosciuto e amato in tutto il mondo, capace di adattarsi ai cambiamenti della società senza perdere la sua essenza e bussola morale.


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