La Parashà della settimana: Ki Tissà

KI TISSA

di Jonathan Di Veroli

La Parashà di questa settimana al suo interno contiene uno degli avvenimenti più conosciuti di tutta la Torah: il popolo ebraico costruisce il vitello d’oro per farne idolatria.

È interessante soffermarsi sul dialogo che vede protagonisti H. e Moshè. Quando quest’ultimo prega il perdono del popolo da parte di H. Lui risponde dicendo che a prescindere dalle tefillot, una punizione anche se ridotta l’avrebbe dovuta dare, aggiungendo inoltre che ogni volta che avrebbe punito il popolo, si sarebbe ricordato sempre del peccato del vitello d’oro.

Spiegano alcuni commentatori che l’aspetto più grave del peccato non era l’idolatria, bensì la mancanza di rispetto verso il proprio maestro. Questa spiegazione si lega ai versi che raccontano di quando il popolo andò da Aaron dicendogli: “Alzati! E facci un idolo”. Questo imperativo sottolinea la mancanza di rispetto verso il maestro e non c’è cosa che fa più arrabbiare H. Che la mancanza di rispetto verso il proprio Rav.

Il Morè rappresenta la Torah trasmettendola ai discepoli, dobbiamo ricordarci sempre che dal momento che una persona insulta il proprio maestro, è come se insultasse H.

Shabbat Shalom!


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